Il Piano d’Azione dell’Unione Europea per l’economia circolare sottolinea l’importanza dell’efficienza nell’uso delle risorse, attraverso la riduzione della quantità di materiale impiegato nella produzione di un prodotto, affinché risponda ai principi dell’Eco-design.
La filiera del legno-arredo rappresenta uno tra i comparti più virtuosi nel favorire il processo di transizione sostenibile: in particolare, il design rappresenta un’importante leva per lo sviluppo di produzioni dalla forte vocazione alla eco-sostenibilità.
Che cosa sono i CAM?
I CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto finalizzati ad individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo tutto il ciclo di vita.
Nello specifico, per la fornitura di arredi per interni intesi come mobili da ufficio, arredi scolastici, per sale lettura, ecc., è stato pubblicato in data 11 Gennaio 2017 il Decreto Ministeriale per “l’Adozione dei Criteri Ambientali Minimi per gli arredi per interni”. Successive modifiche sono state poi apportate con il D.M. del 3 Luglio 2019, riguardanti in particolar modo l’allegato I del decreto precedente.
All’adeguamento della disciplina che ha per oggetto l’arredo destinato alla Pubblica Amministrazione è stato indirizzato l’ultimo aggiornamento dei CAM Arredi per interni con il D.M. 23 Giugno 2022 n.254 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 Agosto 2022.
Nel corso degli anni i CAM hanno acquisito una notevole importanza, in quanto la loro applicazione sistematica ed omogenea permette di diffondere tecnologie e metodologie ambientali e prodotti sostenibili, producendo un effetto leva sul mercato ed inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della Pubblica Amministrazione, sempre più orientata verso acquisti verdi.
Quali sono le principali novità introdotte dal D.M. 23 Giugno 2022 n.254 dell’8 Agosto?
L’eco-design è un processo che riguarda tutte le fasi di progettazione del prodotto dalla provenienza dei materiali, ai processi produttivi fino allo smaltimento e recupero degli stessi.
Tale approccio è alla base dei nuovi Criteri Ambientali Minimi per gli Arredi per Interni che entreranno in vigore dopo centoventi giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ovvero a partire dal prossimo 6 Dicembre 2022.
In primo luogo, rispetto alla precedente versione, è stato integrato un elenco degli arredi che rientrano nell’ambito di applicazione dei nuovi CAM e che vengono estesi anche ad ulteriori destinazione d’uso (es: destinazione d’uso domestico, ovvero, cucine componibili, mobili per camera da letto, ecc.) e ad arredi su misura.
Il capitolo relativo alle specifiche tecniche, riporta i criteri considerati obbligatori in base a quanto previsto dall’art 34 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50. e presenta delle novità importanti, per le aziende che intendono adeguarsi alla nuova disciplina dei Criteri Ambientali Minimi riferita agli arredi per interni.
L’“Ecoprogettazione” diventa requisito obbligatorio e va a sostituire il criterio “disassemblabilità” presente nella precedente versione dei CAM.
Tale requisito prevede che in fase di progettazione del prodotto venga favorito l’impiego di materiali rinnovabili o riciclati; inoltre sono incentivati la modularità, la riparabilità ed il disassemblaggio non distruttivo al fine di favorire, nell’ordine, riuso, recupero e riciclo delle diverse parti dell’arredo.
Pertanto, per soddisfare tale criterio, l’arredo dovrà essere provvisto di un bilancio materico che dia evidenza delle caratteristiche ambientali in termini di materiali utilizzati in INPUT, ovvero per la sua fabbricazione, e la destinazione finale dei relativi componenti in OUTPUT.
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